![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Lozère, la terra dell'escursionismo |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Lozère: questo nome potrebbe derivare dal gallico "lausa", pietra piatta; una parola pre-indoeuropea adottata dai Galli. In francese, una lauze è una lastra di pietra con cui si coprono i tetti. La sua composizione sarebbe "lausa" – "serre" ("serre" è un termine certamente pre-latino che designa una montagna allungata. [Nomi di luoghi della Franche-Comté, G. Taverdet] - Il basso latino "serra", montagna, è, in questo senso, forse pre-latino [Dizionario etimologico del latino, Ernout e Meillet]).
La Lozère è la terra degli estremi. È il dipartimento meno popolato della Francia (72.000 abitanti), ma è anche quello con l'altitudine media più elevata. Essendo il dipartimento più povero, non rappresenta nemmeno un millesimo del reddito nazionale; al contrario, è quello che ha l'aria più ricca di ozono. Non ci sono industrie in Lozère, a parte la fabbrica Creusot-Loire a Saint-Chély-d'Apcher, nel nord del dipartimento, ma ci sono paesaggi di grande bellezza, un rilievo tormentato e mille piccoli fiumi ricchi di trote.
Sui grandi causses, sulle montagne arrotondate dell'Aubrac, sulle pendenze erbose delle Cévennes, sulle cime della Margeride, ovunque qui si respira un'aria di eternità... La sera, mentre il sole sta per scomparire, quando il causse si confonde con il cielo, quando tornano gli armenti, il visitatore non può che pensare ai tempi biblici e sentirsi l'anima virgiliana. La Lozère è il dipartimento che ha solo un semaforo rosso! Un altro record, ma che non rappresenta un handicap...
La Lozère, è l'antico Gévaudan e, ancora più lontano, il pagus Gabalicus di Plinio, che aveva come capitale la città gallo-romana di Gabalum, oggi un piccolo villaggio al centro del dipartimento chiamato Javols. Javols e il suo famoso cantiere di scavi. Terra di uomini duri, che vivono in un clima rigido, i Lozérian sono noti per il loro senso dell'ospitalità e per il loro attaccamento alla terra natale. La vocazione del dipartimento è principalmente agricola; a lungo isolato, si è aperto ampiamente al turismo nonostante le strade siano rimaste strette e tortuose ma così piene di fascino. Lo sviluppo dell'interesse per la natura ha fatto della Lozère la terra ideale per passeggiate a cavallo e per escursioni a piedi.
Per il cittadino, venire in Lozère è un po' un'avventura, anche se la bestia del Gévaudan è passata a miglior vita un giorno di giugno del 1767. Terra di leggende, che le realtà più dure non hanno risparmiato, la Lozère è rimasta, al riparo dalle inquinamenti e dai grandiosi flussi della civiltà, una terra nuova, pulita, pura, che non si rivela all'improvviso; una terra che merita di essere scoperta; una terra che gli economisti distinti hanno definito "deserto francese". Si tratta di un deserto vivente che è apprezzato da tutti coloro che aspirano a settimane di vero relax; la terra delle vacanze felici.
La Lozère è un paradiso per i camminatori. Con i suoi 7000 chilometri di sentieri segnalati, offre possibilità di escursione per tutti i livelli, dai principianti ai più esperti. Il dipartimento è attraversato da tre massicci montuosi: le Cévennes, la Margeride e l'Aubrac. Le Cévennes, con il loro rilievo scosceso, offrono paesaggi grandiosi, in particolare il monte Lozère, punto culminante del dipartimento. La Margeride, più dolce, è adatta per escursioni a piedi e a cavallo. L'Aubrac, con i suoi altipiani verdissimi, è una terra di allevamento e tradizioni.
La Lozère ospita una fauna e flora diversificate. Qui si possono trovare cervi, cinghiali, tassi, mufloni, marmotte, avvoltoi, aquile, falchi e gufi. La flora è anch'essa ricca. Qui si trovano querce, castagni, faggi, pini, abeti, fiori selvatici e piante medicinali.
La Lozère ha una lunga e ricca storia. È stata abitata dall'uomo fin dalla preistoria. Il dipartimento è stato segnato da numerosi periodi storici, tra cui l'epoca gallo-romana, il medioevo e l'epoca moderna. La Lozère è anche stata teatro di numerosi eventi storici importanti, come la rivolta dei Camisardi nel XVII secolo e la Rivoluzione francese.
L'economia della Lozère si basa su agricoltura, turismo e artigianato.
L'agricoltura è il principale settore economico del dipartimento. Rappresenta circa il 25% del PIL. La Lozère è una terra di allevamento, in particolare di pecore e mucche. È anche una terra di produzione di cereali, frutta e verdura. Il turismo è un altro settore importante dell'economia lozeriana. Il dipartimento attira ogni anno numerosi turisti, in particolare per i suoi paesaggi naturali, il suo patrimonio culturale e le sue attività all'aperto. L'artigianato è anch'esso un settore dinamico in Lozère. Il dipartimento ospita numerosi artigiani che producono prodotti locali, come oggetti in legno, cuoio, tessuti o vetro. Altri settori economici sono anche presenti in Lozère, tra cui l'industria, il commercio e i servizi. L'industria è rappresentata principalmente dall'industria del legno, della metallurgia e dalla trasformazione dei prodotti agricoli.
L'agricoltura biologica in Lozère rappresenta un'opportunità non solo per gli agricoltori, ma anche per i consumatori in cerca di prodotti sani e rispettosi dell'ambiente. Combinando tradizione, innovazione e rispetto per gli ecosistemi, gli agricoltori biologici contribuiscono alla preservazione dei paesaggi e alla rivitalizzazione dell'economia locale. Questa tendenza si inserisce in un movimento più ampio verso un'agricoltura sostenibile e responsabile, essenziale per il futuro dell'agricoltura in Francia e oltre.
Ex hotel per vacanze con giardino lungo l'Allier, L'Etoile Casa degli ospiti si trova a La Bastide-Puylaurent tra Lozère, Ardèche e le Cévennes nelle montagne della Francia meridionale. All'incrocio di GR®7, GR®70 Sentiero Stevenson, GR®72, GR®700 Via Regordane, GR®470 sorgenti e gole del fiume Allier, GRP® Cevenol, Montagne Ardechoise, Margeride. Numerosi sentieri ad anello per escursioni a piedi e escursioni in bicicletta di un giorno. Ideale per una fuga rilassante e per escursioni.
Copyright©etoile.fr